domenica 11 maggio 2008
Vino Biodinamico
Ieri, in giro per Parma, mi è capitato di assaggiare un calice di vino bianco biodinamico a La Table (via Mistrali 3, tel. 0521 289536) nella piazzetta proprio davanti al negozio di Timberland. Premetto che non avevo mai degustato vini con questa tecnica di produzione. Già il colore (aranciato) ricorda più un Ben Rye che un bianco secco, poi anche profumo e sapore sono molto diversi dai vini classici. Da vino-biologico.it: "In Europa esiste un disciplinare nazionale per la vinificazione biodinamica in Francia. Altri disciplinari nazionali sono in corso di elaborazione (Svizzera, Italia)... La vinificazione deve tenere conto delle posizioni dei pianeti. La vendemmia va fatta esclusivamente a mano (anche se questo aspetto potrà essere soggetto a revisione). Per il confezionamento, vanno privilegiati imballaggi riciclabili. Sono ammessi il vetro, i tappi di sughero naturale marchiati soltanto a fuoco, senza trattamenti ionizzanti o al cloro, la cera. Alla pulizia e all’igiene di cantina il disciplinare dedica un paragrafo specifico, sottolineando che l’igiene è indispensabile per ottenere un prodotto di qualità... L’anidride solforosa è ammessa in tutte le sue forme, entro i limiti massimi di 60 mg/L per quella totale e di 15 mg/L per la solforosa libera." più tante altre regole. Un mondo ancora poco conosciuto.
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