venerdì 14 novembre 2008

Disegno di legge anti blog

Già l'anno scorso il DDL (Disegno di Legge) Levi provò a limitare la libertà di espressione, ma una protesta generale fermò tutto. Adesso la Camera riprova a rompere i coglioni ai bloggers italiani, portando avanti un DDL che costringerebbe la maggiorparte dei blog alla registrazione obbligatoria al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), con conseguenti aumenti di spese e responsabilità. Doveri che la maggiorparte dei blogger non vuole sostenere in quanto il blog è quasi sempre un passatempo, uno sfogo, un diario.
A dir la verità non mi è tutto chiaro. Se la legge si limiterà a fracassare quelli che hanno profitto, allora la cosa non mi tange: la mia carriera con AdSense è finita malamente e quella in atto con AdRight mi permette al massimo di farmi offrire un caffè al mese, per intenderci. Quindi togliere quei due banner stitici che ho sul blog non mi darebbe nessun fastidio. Se invece il fracassamento sarà generalizzato per tutti i blog italiani, con o senza pubblicità, allora sarà davvero una pena.
Ma come si fa a mettere sullo stesso piano una testata giornalistica e un blogger?

5 commenti:

Pierprandi ha detto...

Io la vedo cosi... Un metodo per tappare la bocca ai blogger, come ho scritto in un mio post qualche giorno fà...Non c'entra la pubbicità,non c'entra l'iscrizione al roc, quello che gli interessa è poter perseguire penalmente chi scrive fuori dal coro...Insomma trasformare i blog in innoqui social network.. un saluto

Anonimo ha detto...

L'articolo 8 comma 3 sembra escludere i blog personali anche se rimangono difficoltà interpretative sugli adsense.
A mio modo di vedere non basta un annuncio google per fare dei nostri blog un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.
La legge sembra essere stata fatta per colpire Grillo ...

Anonimo ha detto...

come ho scritto sul mio blog
http://www.cappellate.com
sembra che ci sia quella indeterminazione sufficiente a lasciare ampio spazio all'interpretazione, in maniera da poterlo utilizzare alla bisogna... strategia del terrore?

verme ha detto...

questa ragazzi è una chiara strategia per evitare che nascano i futuri beppegrillo.

si cerca di disincentivare il movimento blog, quando uno ha un blog ancora non troppo frequentato e parla di qualcosa che non piace ai piani alti gli si fa pagare tanti di quei soldi che uno poi lo chiude.

il popolo delle libertà era meglio se lo chiamavano popolo dei divieti

verme ha detto...

grillo i soldi ce li ha non è questa legge che gli impedisce di scrivere quello che vuole. è una legge preventiva questa.

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