venerdì 16 novembre 2007

Un cubo di "Materia"


Dopo un anno dall’uscita in Italia questa citycar sta cominciando a farsi largo tra i giovani e i modaioli. Curata nel design molto più delle altre piccole di casa Daihatsu (controllata da Toyota) che l’hanno preceduta (Cuore, Sirion e Trevis), in Giappone, Cina e Stati Uniti è gia un’auto di culto tra i giovani. Quella che a prima vista, con queste linee squadrate, sembra brutta, ad una visione più attenta acquista un certo carattere. La sua compattezza mette insieme personalità e praticità, riducendo le dimensioni esterne ed allargando quelle interne. Messa a confronto con la nostra Panda, la piccola Daihatsu vince sia come qualità costruttiva (rifiniture, assemblaggio, qualità di interni e dotazioni di serie), che come contenuti stilistici. E’, in fondo, un’alternativa trendy ed economica alla fantomatica Mini (senza dubbio di un appeal superiore). Silenzioso e parsimonioso (così dicono) il motore 1.3 litri da 91 CV.

3 commenti:

Luca ha detto...

Felipe,come te lo devo dire,passa a Volvo.

Anonimo ha detto...

...ha l'aereodinamica di un cubo di rubik........

Unknown ha detto...

Bella davvero bella.
W la punto, la Panda, la Duna e la Arna mille volte.
A voi altri esterofili (vero Follo ?) basta che una cosa sia straniera che sembrate tutte sgualdrinelle adulanti ... MA BASTAAAAAA.
Vi dico come la penso ?
Se l'avesse fatta la Fiat una cacata come questa staremmo (stareste) a ridere per 6 anni ...
W la macchina più bella di tutti i tempi : la Multipla prima serie !!!

PS : Follo ti aspetto al varco.

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