venerdì 9 novembre 2007
Benazir Bhutto e Aung San Suu Kyi nuove eroine
Circondata dalle forze di sicurezza la casa dell'ex premier (Bhutto) a Islamabad (Pakistan), è agli arresti domiciliari. Gli attivisti del suo Ppp, il Partito Popolare del Pakistan, erano scesi in strada al grido "Niente legge marziale!". I dimostranti hanno tentato di raggiungere la sede del Parlamento, ma a quel punto sono stati caricati e percossi dagli agenti in assetto anti-sommossa.
Anche la leader dell'opposizione birmana (Kyi) è agli arresti domiciliari (dal 2003). La donna, premio Nobel per la Pace, è riuscita ad avere un incontro con un inviato speciale delle Nazioni Unite (Gambari), ma senza il numero uno del governo. Sta lottando contro il regime, ma il clima è di pessimismo.
Queste due realtà, insieme a tante altre, ci riportano davanti agli occhi le situazioni di dittatura e di violenza, ancora molto diffuse nei paesi più poveri del mondo.
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