L'incidente aereo della SpainAir successo qualche giorno fa è un caso limite ma esplicativo sui rischi che si corrono nei periodi di alta stagione (agosto) e viaggiando con compagnie low-cost.
A parte l'incidente, che comunque statisticamente, è pur sempre una percentuale ben al di sotto delle morti in strada, prendere l'aereo in agosto è sempre un terno al lotto.
Ho letto poco fa una lettera su beppegrillo.it di un italiano che per andare e tornare dagli Stati Uniti con Alitalia, ha dovuto subire un calvario. Ritardi, coincidenze saltate, bagagli smarriti, che vogliono dire ore perse tra uffici reclamo, sale d'attesa, notti in aeroporto, notti in hotel pagate ma non utilizzate.
Ma non è un problema solo di Alitalia. Anche tra colleghi e amici c'è stata una buona percentuale di scontenti di voli British Airways e Blu Panorama, presi nelle vacanze appena trascorse: ritardi, cambi di aeroporti con spostamenti in autobus di centinaia di chilometri, bagagli rivisti solo alla fine del viaggio.
Quindi alla fine i conti non tornano: in agosto il prezzo dei voli è sempre proibitivo, spropositatamente alto, mentre il servizio offerto, troppo spesso, è da incubo.
Per il prossimo anno impariamo dagli americani, anche loro alle prese con una crisi economica non indifferente: tutti nel fiumiciattolo, al mare o sui monti vicino a casa, così si risparmia anche sulla benzina.
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