lunedì 17 marzo 2008
Repressioni in Tibet
Il Dalai Lama teme il peggio per la possibile escalation allo scadere dell'ultimatum a mezzanotte (le 17 in Italia). Secondo il governo tibetano in esilio le grandi manifestazioni iniziate il 10 marzo a Lhasa e in altre regioni del Tibet hanno portato alla morte di centinaia di persone. C’è chi riferisce di aver visto uomini in borghese che a bordo di automobili prive di contrassegni percorrevano le strade sparando sui dimostranti. Le autorità di Pechino continuano a negare di aver usato la forza e armi da fuoco contro i rivoltosi. La storia si ripete.
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