mercoledì 23 luglio 2014

Equo compenso

Credo che Apple ci abbia messo pochi minuti per risolvere questo "bizzarro" decreto italiano firmato proprio un paio di giorni fa dal nostro ministro Franceschini: ha calcolato al centesimo l'aumento di prezzo degli iPhone e iPod in modo che il cliente si addossi questa "tassa su copyright".
Il ministro dice di essere "allibito per non dire indignato", ma credo si aspettasse una mossa del genere: i produttori faranno ricadere questa "tassa" sui consumatori, e' ovvio.
D'altronde un paio di anni fa c'era stato l'aumento dei prezzi Apple per il decreto Bondi.
Stessa scenetta.
Alla fine "chi paga la medicina e' sempre il malato" come si dice dalle mie parti (in dialetto).



2 commenti:

Giulio GMDB© ha detto...

Alla storia che tasse e multe se le accollino i produttori senza scaricarle sui consumatori può crederci solo un babbeo. Ed i ministri evidentemente ci ritengono babbei...

Mauro ha detto...

Per apple è semplice... Qualche euro in più su oltre 600 fanno poca differenza al consumatore finale.

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