lunedì 16 maggio 2011

A Zurigo morire continua ad essere un diritto

Il diritto "a una morte dignitosa" rimane possibile anche ai non residenti in Svizzera. Zurigo boccia il referendum anti-eutanasia.
Emilio Coveri spiega: "Il posto è confortevole, si sceglie la musica che deve accompagnare alla fine, si sta con i propri cari, si ha il conforto dei medici e dei volontari. Si prendono due pasticche anti-vomito. Dopo 10 minuti, se si è ancora convinti, viene somministrato un composto chimico contenente un barbiturico e un sonnifero potentissimo che addormenta profondamente. Impiega 3 minuti a far chiudere gli occhi, nei successivi 5 sopraggiunge l'arresto cardiaco. Non si prova alcun dolore naturalmente".

Mi sembra un giusto diritto per tutte quelle persone che non vedono una via d'uscita alla propria sofferenza fisica e vogliono terminare velocemente un percorso senza alternative.

5 commenti:

Zio Scriba ha detto...

Noi invece continuiamo ad avere diritto all'inciviltà e all'ignoranza che ci rendono (o ci fanno sembrare) inferiori.
Che vergogna, i commenti dei nostri governanti talebani!

Baol ha detto...

Mette tristezza vedere quanto poco ci voglia ad essere più civili dell'Italia :(

Anonimo ha detto...

E che la smettano questi conservatori.

Giulio GMDB© ha detto...

Fa impressione pensare di decidere consciamente quando morire. Però fa ancora più impressione pensare di esser costretti a prolungare inutilmente delle dolorose agonie...

Chit ha detto...

Diciamo che un po' ovunque regni buonsenso e rispetto per il prossimo (e non solo per le idee della Chiesa) questa è la regola. Siamo noi del Belpaese (e pochi altri) le eccezioni... :-/

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