Perfino i politici ultimamente consigliano di accorciare i tempi della pausa pranzo, utilizzando la mensa aziendale o ancor meglio un piatto freddo direttamente sulla scrivania, servendosi dei tempi tra una deglutizione e l'altra per parlare delle ultime incombenze e urgenze lavorative.
Per questa settimana ci sarebbe anche un'altra opzione: ci si fionda a casa, ci si spoglia di scarpe, calze, pantaloni e polo, per indossare un paio di pantaloncini leggeri e ciabatte. Si pranza all'ombra in balcone chiacchierando amabilmente del piu' e del meno, pasteggiando con un paio di freschi calici di vino bianco. Per finire si fa una comoda seduta in bagno con tanto di rivista.
N.B. Per usufruire della seconda soluzione occorre una moglie temporaneamente a casa, un ufficio non troppo lontano da casa e un balcone.
2 commenti:
Scusa: papi parlava in modo esplicito di "ciulatine". Qui non se ne vede traccia, non è possibile che tra lo spogliarsi e cambiarsi, nella mezz'oretta di intervallo non si riesca a trovare il tempo per una sveltina. Così i rapporti umani vanno a farsi fottere...
Da chissachì!
Servono anche vicini non troppo lontani!?! ;-)
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