giovedì 4 febbraio 2010

Zelig al confronto era un pivello

Il protagonista e' sempre lui, B., mentre con Zelig mi riferisco a quel vecchio film di Woody Allen (1983, forse i piu' giovani non lo conoscono), in cui il protagonista e' "vittima di una ignota malattia che si manifesta nella trasformazione psicosomatica dei tratti in conseguenza del contesto in cui l'individuo si trova" (da wikipedia).
In questi ultimi giorni, durante la sua ultima visita estera, B. e' riuscito a rilasciare una prima dichiarazione a favore di Israele (la "giusta reazione" di Israele che ha provocato piu' di mille morti), poi un'altra in cui era spiccatamente dalla parte dei palestinesi (paragonando i massacri di Gaza alle vittime della Shoah).

5 commenti:

Marco Boccaccio ha detto...

vorrai dire "dalla parte dei palestinesi"... o ho capito male?

Felipegonzales ha detto...

Si, avevo fatto un errorino...

Anonimo ha detto...

vedi? non ho fatto in tempo a vedere che parola avevi scritto, ma hai dimostrato quello che devono fare i giornali: prima escono con una notizia, poi la correggono (a seconda delle dichiarazioni... ihih!)

Marco Boccaccio ha detto...

aveva scritto spiccatamente dalla parte degli israeliani.
ancora più zelighiano.

Arcureo ha detto...

Vaccaboia, io Zelig l'ho visto al cinema quando è uscito...
Mi sento decisamente attempato!

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