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giovedì 3 marzo 2011

Cose per cui vale la pena vivere

Sono venuto a sapere che un mio ex collega, più giovane di me, sta facendo un ciclo di chemioterapia per via di macchie trovate nei polmoni.
Si sentono spesso notizie tristi simili ma quando succede ad un conoscente, a un parente o ad un amico, queste notizie di solito lontane e passeggere, diventano muri su cui andare a sbattere. Sono degli schiaffoni che ci fanno rinsavire dal nostro torpore abitudinario. Incrinano le nostre certezze e i nostri progetti per il futuro. Ci pongono domande amletiche sul nostro modo di vivere.
Quali sono le cose per cui vale la pena vivere?
Roberto Saviano l'altro ieri su La Repubblica ne ha elencate 10:

  1. La mozzarella di bufala aversana.
  2. Billy Evans che suona Love Theme From Spartacus.
  3. Portare la persona che più ami sulla tomba di Raffaello Sanzio e leggerle l'iscrizione latina che molti ignorano.
  4. Il gol di Maradona del 2 a 0 contro l'Inghilterra ai mondiali del Mexico '86.
  5. L'Iliade.
  6. Bob Marley che canta Redemption Song ascoltato nelle cuffie mentre passeggi libero.
  7. Tuffarsi ma nel profondo, dove il mare è mare.
  8. Sognare di tornare a casa dopo che sei stato costretto a star via molto, molto tempo.
  9. Fare l'amore.
  10. Dopo una giornata in cui hanno raccolto firme contro di te aprire il computer e trovare una mail di mio fratello che dice: "Sono fiero di te".

E' chiaro che l'elenco è molto soggettivo. Io, per esempio, avrei dato più importanza al punto 9 e meno al punto 5. Al posto della mozzarella avrei messo il culatello di zibello, ma poco importa.
Penso che ognuno dovrebbe fare una lista personale e cercare di impegnarsi per trovare le cose che davvero danno un senso alla vita.

domenica 23 gennaio 2011

Orrore e' definire la magistratura un cancro

«Il vero "orrore" è isolare i magistrati» dice Roberto Saviano.
E aggiungo che trattarli da eversivi e comunisti è contro l'Italia, la sua Costituzione, le sue leggi e i suoi cittadini.
L'orrore che Marina Berlusconi prova verso Saviano e verso la magistratura è inconcepibile per una democrazia e quello che mi fa ancora più pena sono gli italiani che, fuorviati dal potere mediatico di Berlusconi, credono che la magistratura sia un "cancro".

mercoledì 17 novembre 2010

Ma guarda, subito dopo le critiche a Maroni, viene preso un latitante

Che tempismo, un latitante (da 16 anni) preso a Casal di Principe solamente un paio di giorni dopo "Vieni via con me" e le frasi accusatorie di Saviano verso la Lega e Maroni.
Da La Repubblica:
"Oggi è una bellissima giornata per la lotta alla mafia, tra pochi minuti vedrete...". E' quanto ha affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a Montecitorio appena pochi minuti prima che arrivasse l'annuncio dell'arresto del boss Antonio Iovine, latitante da oltre 14 anni. Pochi minuti dopo la notizia della cattura del superboss.

martedì 9 novembre 2010

Finalmente servizio pubblico

"Vieni via con me" ieri sera ha fatto il boom di ascolti, come speravo. Sono stati 7 milioni e seicentomila gli italiani che hanno seguito la puntata d'esordio (25% di share). Fazio e soci hanno costruito una trasmissione fatta bene (nonostante sia stata prodotta da Endemol), un evento unico, con personaggi d'alto rango come l'intenso Saviano, lo spumeggiante Benigni, il coraggioso Vendola, il grande Abbado e tanti altri.
Quello che non mi spiego è che altri 4 milioni di telespettatori hanno preferito invece vedere "Il grande Fratello". Hanno preferito sbirciare un gruppo di ragazzi che urlavano e tentavano di farsi notare davanti alle telecamere. Hanno preferito il nulla rispetto alla realtà dell'Italia.

mercoledì 30 settembre 2009

Un grande applauso a Roberto Saviano


Ieri sera ho finalmente avuto il tempo di vedere la registrazione della lunga e interessante intervista a Saviano nella trasmissione "L'era glaciale" andata in onda il 25 settembre scorso in seconda serata su Rai2 e disponibile in 10 parti su You Tube.
Roberto, che ha da poco compiuto 30 anni e da parecchi anni ormai vive sotto la scorta di carabinieri antimafia, premiato un po' in tutto il mondo, non ha perso smalto e ha raccontato in modo fluido e semplice (quasi fosse gia' la trascrizione di un suo nuovo libro) la storia dei casalesi, il potere della Camorra e la sua vita da quando e' uscito Gomorra. Daria Bignardi ha completato l'intervista con filmati registrati a Casal di Principe, che riportavano le diverse opinioni della gente.
Un'intervista sicuramente da vedere.

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