La Corte Costituzionale ha bocciato i due quesiti che puntavano ad abrogare la legge del 2005, il cosiddetto "Porcellum".
"L'Italia si sta oramai avviando lentamente ma inesorabilmente verso una pericolosa deriva antidemocratica", ha commentato a caldo Di Pietro.
In effetti fregarsene dell'opinione di 1,2 milioni di cittadini non sembra una mossa democratica.
P.S. Per Cosentino stendiamo un velo pietoso, tanto si sapeva.
4 commenti:
E' RITORNATO DI MODA (O LO E' STATO SEMPRE) IL FREGARSENE DELLA VOLONTA' POPOLARE..COME STA SUCCEDENDO CON LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA...
Detto da Santoro, ma condiviso magari con altri termini da quasi tutti, nella faccenda Cosentino il parlamento ha delegittimato la magistratura. Come in altre occasioni, in cui la difesa del branco prevale sulla richiesta di giustizia.
La consulta delegittima oltre un milione di cittadini che hanno chiesto di referendare il rifiuto di una legge porcella (a detta dell'omonimo che l'ha studiata).
Mi sembra di essere spettatore di una assurda partita di tennis, di cui 'dovremmo' essere arbitri e in cui invece siamo soltanto la pallina, ribattuta da un branco di tennisti all'altro.
Diciamo che questa decisione della Consulta autorizza a pensare che l'unica via praticabile per cambiare questo status sia la rivoluzione!?
Diciamo invece che chi ha raccolto le firme, Di Pietro il primo, intendeva soltanto fare un po' di casino, perché sapeva che la Corte Costituzionale non avrebbe potuto ammettere un referendum che abolisce una legge elettorale senza che ve ne sia pronta una che la sostituisca - la costituzione, infatti, non prevede che ad abolizione di una norma subentri quella che essa norma sostituiva!
Diverso era il caso della proposta Passigli-Sartori, che chedeva di abolire il premio di maggioranza e di introdurre una quota di sbarramento del quattro percento. Il presunto referendum abbracciato con entusiasmo da tanta sinistra cialtrona, invece, era un puro specchietto per le allodole.
Gente, informatevi un po' prima di dare aria ai denti!
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