martedì 26 luglio 2011
Il lavoro del deputato
L'On. Monai lo spiega a L'Espresso.
"Siamo a Roma dal martedì al giovedì sera. Ma in questa legislatura pare che stiamo facendo peggio che mai: spesso lavoriamo due giorni a settimana, e il mercoledì già torniamo a casa. Nel 2010 e nel 2011 l'aula non è mai stata convocata di venerdì."
"La busta paga è di 5.486,58 euro, a cui bisogna aggiungere una diaria di 3.503,11 euro. Per ogni giorno di assenza la voce viene decurtata di 206 euro, ma solo per le sedute in cui si svolgono le votazioni. E se quel giorno hai proprio altro da fare, poco male: basta essere presenti anche a una votazione su tre, e il gettone di presenza è assicurato ugualmente. Lo stipendio è arricchito con il rimborso spese forfettario per garantire il rapporto tra l'eletto e il suo collegio (3.690 euro al mese), e gli emolumenti che coprono le uscite per trasporti, spese di viaggio e telefoni (altri 1.500 all'incirca). In tutto, oltre 14 mila euro al mese netti. Ai quali molti suoi colleghi con galloni possono aggiungere altre indennità di carica.
A cui si devono aggiungere altri 3.690 euro destinati ai portaborse [...]
altri 3.098 euro l'anno per pagare le telefonate [...]
Per i computer abbiamo un plafond di altri 1.500 euro [...]
rimborso mensile per taxi da 1.007 a 1.331 euro al mese."
"Il precario che su Internet ha svelato gli sconti che ci fa la Peugeot s'è dimenticato che anche altre case offrono benefit simili: ho ricevuto offerte dalla Fiat, dalla Mercedes, dalla Renault. Dal 10 al 25 per cento in meno. Credo che lo facciano per una questione di marketing"
"Ogni parlamentare ha una tessera che gli consente di non pagare l'autostrada, i treni e gli aerei (sempre prima classe) e le navi, in modo da potersi spostare liberamente sul territorio nazionale. Tutto gratis, anche se devo andare al compleanno della nonna, chiosa l'onorevole. Dovrebbero essere pagati solo i viaggi legati al nostro incarico pubblico."
Che schifo.
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