Con "Lifeline" (11 brani - W Emule) registrato in analogico, Ben Harper ritorna alle origini del soul nero con canzoni trascinanti ed intense e con testi meno "policitizzati", più "easy".
La sua voce "black", i cori che ricordano quelli gospel, l'uso della chitarra elettrica, di quella folk e gli assoli slide, rendono queste canzoni riconoscibili ma mai ripetitive.
I ritmi semplici e l'utilizzo di strumenti "vecchia maniera" (tra cui l'armonica) ne fanno un prodotto slegato dal tempo, trascinante e allo stesso tempo rilassante.
Rispetto agli album precedenti c'è una "leggera controtendenza" (come dice Grillo), del resto questo musicista-surfista è sempre stato un pò fuori dalle righe pur attingendo a piene mani dai vecchi successi soul-pop-rock-blues. Meritato il buon successo di vendite.
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